Sono passati più di quattro secoli da quando William Shakespeare è scivolato via da questo involucro mortale, eppure l’impatto del suo genio continua a modellare e ispirare il mondo. La sua penna brillante e il suo acuto intuito della condizione umana hanno permesso alla sua leggendaria opera di resistere coraggiosamente alla prova del tempo, rimanendo rilevante e accessibile in tutto il mondo.
I personaggi più memorabili del Bardo di Avon, tuttavia, non erano tutti principi nobili e amanti sfortunati. I personaggi malvagi che popolano la pagina e il palcoscenico shakespeariani sono avvincenti quanto gli eroi, oltre ad essere figure sinistre, potenti, tragiche, intelligenti e brutali.
Forse è il momento di fare la conoscenza di alcuni dei più grandi cattivi di Shakespeare.
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Claudius – “Amleto”
Quando si tratta di personaggi veramente ignobili nell’opera del Bardo, Claudio, lo zio di Amleto, è vicino alla cima. Dopo aver avvelenato suo fratello e aver preso la corona, sposa la madre di Amleto, ma è perseguitato dalle sue azioni. È un cattivo autoconfessato, che ammette i suoi crimini al pubblico e all’Onnipotente, ma credendo che Amleto lo sospetti dell’omicidio del vecchio re, Claudio trama per avvelenare Amleto. Il piano fallisce, portando alla sanguinosa chiusura di questo dramma epico.
Iago – “Othello”
Una delle più pure manifestazioni del male nel corpo dell’opera di Shakespeare è Iago, il connivente e ingannevole secondo luogotenente di Othello, il tragico personaggio titolare. Mostrando malizia e gelosia senza una chiara ragione, Iago è una forza di bugie e caos, che fa il doppio gioco con numerosi personaggi, e alla fine manipola Otello per fargli uccidere sua moglie, Desdemona.
Don John – “Much Ado About Nothing”
Il male può assumere molte forme, e Don John in “Much Ado About Nothing” è uno dei cattivi che brucia più lentamente nell’opera del Bardo. Fratello illegittimo di Don Pedro, Don John fa poco per nascondere il suo atteggiamento negativo, né la sua invidia per Claudio, il compagno più fidato di suo fratello. Inventa una bugia sulla promessa sposa di Claudio e sulla sua fedeltà, nel tentativo di diffondere la propria tristezza e miseria agli altri, ma i suoi piani alla fine cadono in rovina.
Lady Macbeth – “Macbeth”
Uno dei cattivi più leggendari del teatro è Lady Macbeth, la matriarca manipolatrice e sinistra del “Macbeth”. Anche se molte persone vedono Macbeth come il primo cattivo dell’opera, Lady Macbeth è colei che scatena molti degli eventi più distruttivi e mortali dell’opera. Lei spinge sottilmente Macbeth ad uccidere il Re Duncan, suo marito, sfidando la sua virilità, mentre mantiene una facciata di innocenza e ignoranza, piuttosto che rivelare il suo vero ruolo di malvagio burattinaio dell’opera scozzese.
Caliban – “La Tempesta”
Nell’ambientazione surreale de “La Tempesta” di Shakespeare, Caliban è il figlio bastardo del diavolo e della strega Sycorax. Quando Prospero, l’esiliato duca di Milano, sbarca sull’isola di Calibano, la creatura magica vede il duca come un invasore conquistatore. Calibano è allo stesso modo condannato ad esistere sull’isola, e trama per uccidere ferocemente Prospero. È un cattivo complesso, tuttavia, poiché la sua conoscenza e il suo comportamento sono in gran parte rispecchiati da Prospero, rendendolo una potente figura simbolica nel mito di Shakespeare.
Macbeth – “Macbeth”
Lady Macbeth può tirare i fili che creano la tragedia di “Macbeth”, ma il personaggio titolare è quello che compie le azioni omicide. Visto come uno dei personaggi più controversi nel canone di Shakespeare, Macbeth è pericolosamente in equilibrio tra il cattivo e la vittima, un giovane uomo che è affamato di potere, ma anche ingiustamente manipolato dalle streghe e dalla sua madre dominatrice.
Aaron il Moro / Tamora – “Tito Andronico”
Un altro portatore di caos incontrollato (e forse ingiustificato) è Aaron il Moro, il cattivo di “Tito Andronico”. Amante segreto della regina Tamora e suo alleato nel complotto per distruggere la casa di Andronico, Aaron è il “capo architetto” della tragedia che si svolge in questa opera. Dall’incastrare personaggi innocenti per l’omicidio al convincere il protagonista a tagliarsi la mano, Aaron il Moro è una figura arrabbiata, violenta e inquietante nella tradizione shakespeariana.
Edmund – Re Lear
La gelosia è un filo comune tra i grandi antagonisti di Shakespeare, e Edmund, il figlio illegittimo del conte di Gloucester in Re Lear, non fa eccezione. Invidioso della legittimità di suo fratello, Edmund progetta di uccidere suo fratello e suo padre per impossessarsi del titolo di suo padre. Manipola anche le figlie di Re Lear, Goneril e Regan, e infine ordina la morte di Re Lear e Cordelia, non riuscendo a ritrattare l’ordine prima che Cordelia venga uccisa.
Richard III – “Richard III”
Mentre alcuni studiosi collocano Riccardo III nella categoria degli eroi tragici, questo personaggio titolare è difettoso fino al midollo – volando in preda a una furia di follia ad ogni segno di insulto, e nutrendo un profondo risentimento per chiunque abbia mai rifiutato, deriso o parlato male di lui. Mentre la sua deformità fisica – una spina dorsale contorta e un braccio avvizzito – lo rende un personaggio simpatico, è anche una figura pericolosamente ambiziosa e selvaggia che ordina la morte di quasi una dozzina di personaggi nominati in questa storica opera.
Shylock – “Il Mercante di Venezia”
Come i cattivi di Shakespeare, Shylock è più sfaccettato della maggior parte. Un usuraio ebreo che ha perso sua moglie e sta per perdere sua figlia per il cristianesimo, Shylock è un personaggio amaro e vendicativo, che esige una vera libbra di carne da Antonio, che non ha rispettato un grosso prestito. Ambientata alla fine del 1600, l’opera mostra come la disuguaglianza tra cristianesimo ed ebraismo aiuti a guidare le intenzioni malvagie e il desiderio di vendetta di Shylock, ma che non riesce a redimerlo agli occhi della maggior parte del pubblico.
Cassius – “Julius Caesar”
Nel “Julius Caesar”, Gaio Cassio Longino è il cognato di Bruto, il famoso traditore dell’imperatore romano. Nell’interpretazione di Shakespeare, Cassio è concepito come il chiaro cattivo, il principale cospiratore nell’eventuale assassinio di Cesare. È manipolatore, spinto dalla gelosia, e privo di moralità, il che lo rende una figura simile allo Iago di “Otello”. Tuttavia, nonostante la natura malvagia di Cassio, il suo piano finale di influenzare l’opinione pubblica in Senato dopo la morte di Cesare fallisce, e il suo tradimento viene scoperto.
Tybalt – “Romeo e Giulietta”
A differenza dei cattivi più sinistri che popolano le opere di Shakespeare, Tybalt è semplicemente un combattente in lotta con qualcosa da dimostrare, insieme a un profondo odio per i Capuleti. Come personaggio, Tybalt non è solo il cugino di Giulietta, ma anche la forza trainante della violenza tra le famiglie Capuleti e Montecchi. Sfida Romeo in numerosi combattimenti e alla fine uccide Mercuzio, il migliore amico di Romeo. Romeo restituisce il favore e uccide Tybalt, per cui viene condannato all’esilio a Verona. Questo porta direttamente al climax tragico di questa leggendaria storia d’amore, significando che anche nella morte, la brama di violenza e di tragedia di Tybalt colpisce la terra dei vivi.