Nel 1661 Luigi XIV affidò ad André Le Nôtre la creazione e la ristrutturazione dei giardini di Versailles, che considerava importanti quanto il palazzo. I lavori per i giardini furono iniziati contemporaneamente a quelli per il palazzo e durarono per circa 40 anni. Durante questo periodo André Le Nôtre collaborò con artisti del calibro di Jean-Baptiste Colbert, sovrintendente agli edifici del re dal 1664 al 1683, che gestì il progetto, e Charles Le Brun, che fu nominato primo pittore del re nel gennaio 1664 e fornì i disegni per un gran numero di statue e fontane. Ultimo ma non meno importante, ogni progetto era rivisto dal Re stesso, che era desideroso di vedere “ogni dettaglio”. Non molto tempo dopo, l’architetto Jules Hardouin-Mansart, nominato primo architetto del re e sovrintendente agli edifici, costruì l’Orangerie e semplificò i contorni del parco, in particolare modificando o aprendo alcuni boschetti.

La creazione dei giardini fu un compito monumentale. Grandi quantità di terra dovettero essere spostate per livellare il terreno, creare parterre, costruire l’Orangerie e scavare fontane e canali in luoghi precedentemente occupati solo da prati e paludi. Furono portati alberi da diverse regioni della Francia. Migliaia di uomini, a volte anche interi reggimenti, presero parte a questo immenso progetto.

Per mantenere il design, il giardino doveva essere ripiantato circa una volta ogni 100 anni. Luigi XVI lo fece all’inizio del suo regno, e l’impresa fu poi realizzata durante il regno di Napoleone III. In seguito ai danni causati da una serie di tempeste alla fine del XX secolo, tra cui una nel dicembre 1999, che è stata la più devastante, il giardino è stato completamente ripiantato e ora vanta un aspetto fresco e giovanile simile a quello che sarebbe apparso a Luigi XIV.

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