Nel 1875, il Congresso approvò il Civil Rights Act, che proibiva la discriminazione razziale nell’accesso agli alloggi e alle strutture pubbliche. Negli anni successivi, un certo numero di afroamericani fece causa alle imprese che negavano loro l’accesso alle strutture segregate. Nel 1883, la Corte Suprema ascoltò cinque di questi casi e, il 15 ottobre 1883, annullò il Civil Rights Act del 1875 in una decisione 8-1 nota come Civil Rights Cases.

Nei casi dei diritti civili, la Corte ha sostenuto che il Quattordicesimo Emendamento, che è stato citato come autorizzazione costituzionale per il Civil Rights Act del 1875 e che impone “l’uguale protezione delle leggi”, non si applica alle entità private. Secondo la Corte, la clausola di uguale protezione del quattordicesimo emendamento si applicava solo alle azioni intraprese dai governi statali o alle leggi approvate dai governi statali. Scrivendo per la maggioranza meno di vent’anni dopo la ratifica del Tredicesimo Emendamento, il giudice Joseph Bradley mise in discussione la necessità e l’opportunità di leggi volte a proteggere i neri dalla discriminazione:

“Quando un uomo è emerso dalla schiavitù e, con l’aiuto di una legislazione benefica, si è scrollato di dosso le inseparabili concomitanze di quello stato, ci deve essere una fase nel progresso della sua elevazione in cui egli assume il rango di un semplice cittadino e cessa di essere il favorito speciale delle leggi, e quando i suoi diritti come cittadino o uomo devono essere protetti nei modi ordinari con cui i diritti degli altri uomini sono protetti.”

La decisione della Corte Suprema nei casi di diritti civili eliminò l’unica legge federale che proibiva la discriminazione razziale da parte di individui o imprese private, e lasciò gli afroamericani che erano vittime di discriminazione privata a cercare un ricorso legale in tribunali statali poco simpatici. La discriminazione razziale negli alloggi, nei ristoranti, negli alberghi, nei teatri e nell’occupazione, divenne sempre più radicata e persistette per generazioni. Ci sarebbero voluti più di ottant’anni prima che il governo federale tentasse nuovamente di mettere fuori legge la discriminazione con il Civil Rights Act del 1964.

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