Cause dell’infertilità maschile a causa di un blocco

La torsione, il gonfiore o le cicatrici di una ferita o un’infezione possono bloccare le tube testicolari. L’azoospermia può essere causata da tube mancanti (Assenza Congenita dei Deferenti, o CAVD), vasectomia o un’inversione di vasectomia fallita.

Sintomi dell’infertilità maschile dovuta al blocco

Non ci possono essere sintomi evidenti di blocchi che causano infertilità maschile. Un uomo continuerà ad eiaculare durante il rapporto, ma a causa del blocco, non ci saranno spermatozoi nell’eiaculato.

Trattamento dell’infertilità maschile dovuta al blocco

Possiamo condurre una varietà di test non invasivi per diagnosticare un blocco nelle tube.

Se il blocco non può essere eliminato con la microchirurgia, lo sperma può essere raccolto con procedure chirurgiche e utilizzato per la fecondazione in vitro.

Le procedure chirurgiche includono:

  • Aspirazione microepidimale dello sperma (MESA): Una procedura che raccoglie gli spermatozoi dal condotto che immagazzina e trasporta gli spermatozoi dai testicoli ai vasi deferenti.
  • Aspirazione epididimale penetrante (PESA): L’inserimento di un ago attraverso lo scroto nell’epididimo, dove gli spermatozoi sono conservati prima di raggiungere i vasi deferenti.
  • Estrazione dello sperma per escissione testicolare (TESE): Rimozione di una piccola quantità di tessuto testicolare da cui possono essere estratti gli spermatozoi. Questo non viene normalmente eseguito per i blocchi, ma può essere utilizzato nei casi in cui l’azoospermia è causata da un’insufficienza testicolare, una condizione non comune.
  • Aspirazione dello sperma per escissione testicolare (TESA): Un ago viene utilizzato per raccogliere lo sperma direttamente dai testicoli. Questo è simile alla TESE, tranne che il tessuto non viene rimosso.

In molti casi, un singolo spermatozoo vitale può essere iniettato direttamente nell’uovo della donna in una tecnica chiamata iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI). L’ovulo fecondato viene poi maturato in un embrione e trasferito nell’utero della donna utilizzando tecniche di FIVET.

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