Pecos Bill, un cowboy mitico, nacque dall’immaginazione dei montanari del sud-ovest che raccontavano grandi storie per passare il tempo e per superarsi a vicenda nel vanto. Il suo creatore è sconosciuto. Si racconta che Bill, il più giovane di diciotto figli di un pioniere del Texas, si perse nell’attraversare il fiume Pecos e fu allevato dai coyote. Si considerava un coyote fino a quando un cowboy lo convinse della sua vera identità, un essere umano e il fratello del cowboy. Dopo essere tornato nel territorio civilizzato, Pecos Bill divenne il cowboy che inventò tutti i trucchi del commercio del ranch; in vari racconti appare come cacciatore di bufali, mandriano, imprenditore ferroviario e lavoratore del settore petrolifero. Le sue attività includono l’insegnare agli scoiattoli a scavare buche, l’uccidere i serpenti nutrendoli con palline di naftalina riempite di pepe rosso e nitroglicerina, e il tirare intere mandrie di bestiame alla volta. Ha cavalcato qualsiasi cosa nel West, compresi un leone di montagna e un ciclone. Ha inventato il ferro per marchiare il bestiame e la canzone del cowboy per calmare il bestiame. Il giorno del loro matrimonio, Slue-Foot Sue, la ragazza amica di Pecos Bill, era determinata a cavalcare il famoso cavallo di Bill, il Widow-Maker, ma l’animale fece volare Sue così in alto che quasi colpì la luna. Il suo busto a molle d’acciaio continuò a farla rimbalzare così in alto che Bill alla fine le sparò per non farla morire di fame. La morte di Pecos Bill è una questione controversa. Alcuni cowboy dicono che morì per aver bevuto degli ami da pesca con il suo whiskey e la nitroglicerina; altri insistono che morì ridendo dei tizi che si definivano cowboy. Qualunque sia la modalità della sua morte, Pecos Bill esiste nel folklore cowboy come un’iperbole della resistenza, dell’impresa e di altre qualità richieste ai cowboy.