Cinque ragioni per cui questa figura ampiamente amata ha fatto molto più male che bene.

Madre Teresa ha accumulato un’eredità inquietante sulla sua strada per diventare santa. Wikimedia Commons

Dallo scorso marzo, quando il Vaticano ha annunciato che Madre Teresa sarebbe stata fatta santa, la risposta è stata controversa e polarizzante.

Per ottenere la santità, il Vaticano ha dovuto riconoscere due miracoli che Madre Teresa ha compiuto nella sua vita. Papa Giovanni Paolo II ha riconosciuto il primo miracolo nel 2003, solo sei anni dopo la sua morte nel 1997; Papa Francesco è stato dietro il secondo.

Entrambi i papi sostengono che Madre Teresa ha fatto un miracolo quando ha guarito un uomo e una donna dai loro rispettivi tumori, ed entrambi sono medicalmente contestati dai medici che hanno lavorato sui casi “miracolo”.

Papa Francesco – che ha una storia di sorprese – è ora impostato per canonizzare Madre Teresa il 4 settembre come parte del suo Anno Giubilare della Misericordia. La santità di Madre Teresa può sembrare ben meritata ad alcuni, ma la realtà del lavoro della sua vita smentisce queste pretese di santità:

Le intenzioni “altruistiche” di Madre Teresa non erano affatto altruistiche

STR/AFP/Getty ImagesMadre Teresa e Papa Giovanni Paolo II salutano i sostenitori a Calcutta nel 1986.

Madre Teresa era intenzionata a convertire al cattolicesimo quante più persone possibile, anche a spese dei poveri.

Nessuno costruisce una chiesa solo per amore di Dio – specialmente nei paesi del terzo mondo dove mancano servizi critici, come gli ospedali. I gruppi religiosi che erigono case di culto in queste aree non lo fanno solo per la bontà del loro cuore, ma per aumentare il numero di persone che credono nella loro fede.

Come quei missionari, la conversione – la chiave della sopravvivenza della Chiesa – era l’obiettivo primario di Madre Teresa. Nel contesto della Chiesa cattolica, la carità può essere vista come un atto di interesse personale.

“È bene lavorare per una causa con intenzioni disinteressate”, ha detto Mohan Bhagwat, il capo del gruppo nazionalista indù Rashtriya Swayamsevak. “Ma il lavoro di Madre Teresa aveva un secondo fine, che era quello di convertire al cristianesimo la persona che veniva servita. In nome del servizio, venivano fatte conversioni religiose.”

Quando hanno recensito il documentario britannico Hell’s Angel, un film che evidenziava i difetti di Madre Teresa, il New York Times ha concluso che lei era “meno interessata ad aiutare i poveri che ad usarli come una fonte instancabile di miseria su cui alimentare l’espansione del suo credo cattolico romano fondamentalista.”

Ma aiutare i poveri è aiutare i poveri, e a prescindere da ogni possibile secondo fine, almeno le persone di cui si occupava stavano meglio, giusto? Sbagliato…

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