Nato a Los Angeles, California, Robby Krieger fu convinto da un concerto di Chuck Berry a provare la musica rock, il che portò il chitarrista a scambiare la sua chitarra classica con una Gibson SG, uno strumento che sarebbe poi diventato la sua firma. Studiando fisica e musica indiana alla UCLA, Krieger suonò in gruppi con amici, e alla fine si imbatté in un batterista che aveva incontrato qualche anno prima, John Densmore. I due iniziarono a suonare insieme il blues, mentre l’interesse di Krieger per la musica e la cultura indiana continuava a fiorire, iniziando a dilettarsi con il sitar (studiando alla Kinnara School, fondata da Ravi Shankar) e frequentando lezioni di meditazione. Fu in una di queste classi di meditazione che Krieger incontrò il tastierista Ray Manzarek. Manzarek alla fine convinse Krieger a venire a provare con un poeta/cantante con cui stava lavorando, Jim Morrison. La loro prima prova portò presumibilmente alla stesura di “Moonlight Drive”, con la conseguente nascita dei Doors.
Costruendosi rapidamente un nome a Los Angeles con i loro imprevedibili spettacoli dal vivo, i Doors furono firmati dalla Elektra Records, e pubblicarono il loro album di debutto, The Doors, nel 1967. L’album sarebbe diventato uno dei classici del rock di tutti i tempi, in quanto ha generato il mostro successo “Light My Fire”, un brano scritto interamente da Krieger. Le successive uscite in studio – Strange Days del 1967, Waiting for the Sun del 1968 e Soft Parade del 1969 – includevano tutte diverse canzoni classiche, e all’alba degli anni ’70, la band pubblicò un paio di uscite forti, Morrison Hotel del 1970 e L.A. Woman del 1971. Sulla scia della prematura scomparsa di Morrison, i Doors tentarono di continuare, ottenendo un paio di album così così, Other Voices del 1971 e Full Circle del 1972, prima di mettere via tutto.