Compositore. Nato Johannes Chrysostomus Wolfgangus Gottlieb Mozart a Salisburgo, Austria, figlio di Anna Maria Pertl e Leopold Mozart, violinista e assistente del maestro di concerto al servizio dell’arcivescovo di Salisburgo. Un prodigio riconosciuto, a tre anni iniziò le lezioni di clavicembalo e a quattro suonò e compose minuetti. A cinque anni si esibì in pubblico per la prima volta, e l’anno seguente lui e sua sorella maggiore eseguirono una serie di concerti in tutta Europa. Nel 1768 compose la sua prima opera, “La Finta Semplice”, che fu presentata per la prima volta a Salisburgo. Nell’aprile del 1764 la famiglia Mozart si recò in Inghilterra dove rimase per più di un anno, suonando davanti alla famiglia reale dove compose delle sonate che dedicò alla regina. Nel 1767 a Vienna, compose un’opera, ‘La Finta semplice’, sulla quale l’arcivescovo di Salisburgo basò la nomina del compositore come suo maestro di cappella, una carica onoraria. Continuò a viaggiare per l’Europa, componendo pezzi come le “Mitridate, Re di Ponto” nel 1770, la “Sinfonia di Parigi” nel 1778 e “Idomeneo” nel 1781. Si dimise dal servizio del parsimonioso e poco riconoscente arcivescovo e nel 1782 sposò Constanze Weber con la quale cadde in un pesante debito dal quale non uscì mai. Trasferitosi a Vienna, dove era popolare presso la corte, gli fu commissionato di scrivere “Il rapimento dal serraglio”. Scrisse “Le nozze di Figaro” nel 1786 per l’Opera di Vienna che ebbe un’accoglienza entusiastica. L’anno seguente ricevette la commissione di scrivere un’opera per la stagione successiva dell’Opera di Praga intitolata “Don Giovanni”. L’imperatore Giuseppe II lo ingaggiò come compositore di corte per una somma relativamente misera che non fece nulla per alleviare i suoi debiti. La sua prima commissione fu un’opera italiana, ‘Così fan tutte’ che debuttò nel 1790. Questo fu seguito da una commissione dal proprietario di un teatro a Wieden vicino a Vienna, e nel 1791 “Il flauto magico” debuttò con un brillante successo. Contemporaneamente, gli fu commissionata la composizione di un “Requiem” da una parte e un’opera, “La Clemenza di Tito”, per l’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II a Praga. Oberato di lavoro, la sua salute precaria si ruppe, e si dice che cominciò a credere che il ‘Requiem’ fosse stato commissionato da un agente ultraterreno in preparazione della morte del compositore stesso, anche se la critica attuale ha stabilito che fu il conte Walsegg a desiderare un requiem per il proprio funerale. Mozart lavorò ossessivamente alla sua composizione finale, ma morì di febbre a 35 anni nel dicembre 1791 prima del suo completamento. Il suo studente, probabilmente Süssmayer, completò la partitura. Dopo un funerale piuttosto economico nella Cattedrale di Santo Stefano, fu sepolto in una tomba comune senza nome nel cimitero di San Marx in un sobborgo viennese; le funzioni commemorative e i concerti a Vienna e Praga, tuttavia, furono ben frequentati e la sua reputazione aumentò notevolmente. Compose più di 600 opere, tra cui circa 21 opere teatrali e liriche, 15 messe, più di 50 sinfonie e 25 concerti per pianoforte; le sue opere sopravvivono.

Compositore. Nato Johannes Chrysostomus Wolfgangus Gottlieb Mozart a Salisburgo, Austria, figlio di Anna Maria Pertl e Leopold Mozart, violinista e assistente del maestro di concerto al servizio dell’arcivescovo di Salisburgo. Un prodigio riconosciuto, a tre anni iniziò le lezioni di clavicembalo e a quattro suonò e compose minuetti. A cinque anni si esibì per la prima volta in pubblico, e l’anno seguente lui e sua sorella maggiore eseguirono una serie di concerti in tutta Europa. Nel 1768 compose la sua prima opera, “La Finta Semplice”, che fu presentata per la prima volta a Salisburgo. Nell’aprile del 1764 la famiglia Mozart si recò in Inghilterra dove rimase per più di un anno, suonando davanti alla famiglia reale dove compose delle sonate che dedicò alla regina. Nel 1767 a Vienna, compose un’opera, ‘La Finta semplice’, sulla quale l’arcivescovo di Salisburgo basò la nomina del compositore come suo maestro di cappella, una carica onoraria. Continuò a viaggiare per l’Europa, componendo pezzi come le “Mitridate, Re di Ponto” nel 1770, la “Sinfonia di Parigi” nel 1778 e “Idomeneo” nel 1781. Si dimise dal servizio del parsimonioso e poco riconoscente arcivescovo e nel 1782 sposò Constanze Weber con la quale cadde in un pesante debito dal quale non uscì mai. Trasferitosi a Vienna, dove era popolare presso la corte, gli fu commissionato di scrivere “Il rapimento dal serraglio”. Scrisse “Le nozze di Figaro” nel 1786 per l’Opera di Vienna che ebbe un’accoglienza entusiastica. L’anno seguente ricevette la commissione di scrivere un’opera per la stagione successiva dell’Opera di Praga intitolata “Don Giovanni”. L’imperatore Giuseppe II lo ingaggiò come compositore di corte per una somma relativamente misera che non fece nulla per alleviare i suoi debiti. La sua prima commissione fu un’opera italiana, ‘Così fan tutte’ che debuttò nel 1790. Questo fu seguito da una commissione dal proprietario di un teatro a Wieden vicino a Vienna, e nel 1791 “Il flauto magico” debuttò con un brillante successo. Contemporaneamente, gli fu commissionata la composizione di un “Requiem” da una parte e un’opera, “La Clemenza di Tito”, per l’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II a Praga. Oberato di lavoro, la sua salute precaria si ruppe, e si dice che cominciò a credere che il ‘Requiem’ fosse stato commissionato da un agente ultraterreno in preparazione della morte del compositore stesso, anche se la critica attuale ha stabilito che fu il conte Walsegg a desiderare un requiem per il proprio funerale. Mozart lavorò ossessivamente alla sua composizione finale, ma morì di febbre a 35 anni nel dicembre 1791 prima del suo completamento. Il suo studente, probabilmente Süssmayer, completò la partitura. Dopo un funerale piuttosto economico nella Cattedrale di Santo Stefano, fu sepolto in una tomba comune senza nome nel cimitero di San Marx in un sobborgo viennese; le funzioni commemorative e i concerti a Vienna e Praga, tuttavia, furono ben frequentati e la sua reputazione aumentò notevolmente. Compose più di 600 opere tra cui circa 21 opere teatrali e liriche, 15 messe, più di 50 sinfonie e 25 concerti per pianoforte e orchestra; le sue opere sopravvivono.

Bio di: Iola

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