La parte della decidua che interagisce con il trofoblasto è la decidua basalis (chiamata anche decidua placentalis), mentre la decidua capsularis cresce sopra l’embrione dal lato lume, racchiudendolo nell’endometrio. Il resto della decidua è chiamato decidua parietalis o decidua vera, e si fonderà con la decidua capsularis entro il quarto mese di gestazione.
Si possono quindi descrivere tre strati morfologicamente distinti della decidua basalis:
- Strato esterno compatto (stratum compactum)
- Strato intermedio (stratum spongiosum)
- Strato limite adiacente al miometrio (stratum basalis)
Nella decidua si formano occasionalmente depositi di fibrinoidi dove il sinciziotrofoblasto è danneggiato. La regione di deposito fibrinoide dove i trofoblasti incontrano la porzione compatta della decidua basalis è chiamata strato di Rohr, mentre i depositi fibrinoidi che si verificano tra lo strato compatto e spugnoso della decidua basalis sono chiamati strato di Nitabuch. Questo strato è assente nella placenta accreta.
La decidua ha un aspetto istologicamente distinto, mostrando grandi cellule decidue poligonali nello stroma. Queste sono cellule stromali endometriali ingrandite, che assomigliano all’epitelio (e sono definite “epitelioidi”).
La decidualizzazione include il processo di differenziazione dei fibroblasti stromali a forma di fuso nelle cellule decidue grasse e secretorie, che creano una matrice extracellulare pericellulare ricca di fibronectina e laminina (simile alle cellule epiteliali).
La vascolarizzazione, così come la permeabilità vascolare, è aumentata nell’endometrio deciduale.
La sua popolazione leucocitaria è distinta, con la presenza predominante di grandi leucociti granulari endometriali, mentre i leucociti polinucleari e le cellule B sono scarsi.
I grandi linfociti granulari (CD56 luminoso) sono chiamati “cellule natural killer uterine” o “cellule uNK” nei topi, e “cellule NK decidue” o “cellule dNK” negli esseri umani.