Roe v. Wade, la storica decisione della Corte Suprema che ha stabilito il diritto legale della donna all’aborto, è deciso il 22 gennaio 1973. La Corte stabilì, in una decisione 7-2, che il diritto di una donna di scegliere un aborto era protetto dai diritti alla privacy garantiti dal Quattordicesimo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Il precedente legale della decisione era radicato nel caso Griswold v. Connecticut del 1965, che stabiliva il diritto alla privacy nelle procedure mediche.

Nonostante la caratterizzazione della decisione da parte degli oppositori, non era la prima volta che l’aborto diventava una procedura legale negli Stati Uniti. Per la maggior parte dei primi 100 anni del paese, l’aborto come lo conosciamo oggi non era un reato penale.

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Nel 1700 e all’inizio del 1800, la parola “aborto” si riferiva solo all’interruzione di una gravidanza dopo il “quickening”, il momento in cui il feto cominciava a fare movimenti evidenti. L’interruzione indotta di una gravidanza prima di questo punto non aveva nemmeno un nome, ma non perché fosse poco comune. Le donne del 1700 spesso prendevano droghe per porre fine alle loro gravidanze indesiderate.

Nel 1827, però, l’Illinois approvò una legge che rendeva l’uso di droghe per l’aborto punibile fino a tre anni di reclusione. Anche se altri stati seguirono l’esempio dell’Illinois, la pubblicità delle “pillole mensili femminili”, come erano conosciute, era ancora comune fino alla metà del XIX secolo.

L’aborto stesso divenne un serio reato penale solo nel periodo tra il 1860 e il 1880. E la criminalizzazione dell’aborto non fu il risultato di un’indignazione morale. Le radici della nuova legge provenivano dalla neonata organizzazione commerciale dei medici, l’American Medical Association. I medici decisero che chi praticava l’aborto era una concorrenza indesiderata e cercarono di eliminare tale concorrenza. La Chiesa cattolica si unì ai medici nel condannare la pratica.

Entro la fine del secolo, tutti gli stati avevano leggi contro l’aborto, ma per la maggior parte erano raramente applicate e le donne con denaro non avevano problemi ad interrompere la gravidanza se lo desideravano. Fu solo alla fine degli anni ’30 che le leggi sull’aborto furono applicate. Le successive repressioni portarono a un movimento di riforma che riuscì ad abolire le restrizioni sull’aborto in California e New York anche prima della decisione della Corte Suprema in Roe v. Wade.

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